ESTATE (POESIE 2008-2020), LADOLFI EDITORE

(PREFAZIONE DI GIAMPIERO NERI)

PAGINA UFFICIALE EDITORE

Dopo il volume Primavera con i componimenti della fase giovanile (1997-2007), Menotti Lerro pubblica Estate, la raccolta antologica della sua seconda stagione, come uomo e come artista. Le poesie, composte dal 2008 al 2020, tracciano un viaggio profondo e complesso tra amore e disamore, tra luce e ombra. Il lettore potrà scoprire la tensione dello scavo identitario e la vitalità del gioco linguistico di un poeta alla continua ricerca dell’essenza della vita e della costruzione ideale del verso.

“Discorso poetico altissimo fra tragicità e luce. Culmine ben raro nei nostri tempi (e anche in passato)” (Giorgio Bàrberi Squarotti).

“Tra disperazione e sogno, la voce poetica di Lerro mostra una peculiare forza espressiva modulata con immagini spesso sorprendenti e con una sapiente tecnica ritmica e/o metrica” (Alessandro Serpieri).

“Menotti Lerro è uno dei poeti più interessanti dell’attuale panorama nazionale italiano” (Roberto Carifi).

Prefazione di Giampiero Neri

Si raccolgono in volume le poesie, i pensieri e le diverse voci che in varia misura, ma tutte insieme, hanno accompagnato il difficile cammino della maturità dell’autore.
Difficile, aspro – anche se facile non è per nessuno – poiché vissuto Nel nome del padre, come suggerisce anche la raccolta di versi Il mio bambino, che decreta un’inversione drammatica e amorevole dei ruoli.
La figura del padre, si può dire che sia presidio a queste pagine e non occorre guardarle in filigrana per sincerarsene. Ma nella sua scrittura c’è molto altro, ed ecco che gli elementi privati diventano universali ed esemplari, così come lo sono quelli impersonali. È, infatti, in questi componimenti, nella sua seconda stagione – quell’Estate simbolo della maturità come uomo e come artista – che l’autore raggiunge una compiuta singolarità e originalità di poeta, vale a dire una giusta contemperazione di mente e di cuore. Di mente, certo, e anche di cuore, è questa l’impressione del lettore, perché sembra che soltanto qui, nell’effusione lirica della poesia, Menotti Lerro abbia trovato, percorso iniziato fin da giovanissimo, una libera e prima possibilità di espressione.

Giampiero Neri
Milano, 9 marzo 2020